Veicoli zero emissioni: oltre 85% in Italia nel 2035

La mobilità elettrica vive una fase di forte slancio rispetto agli anni precedenti, complici gli obiettivi posti a livello europeo ed internazionale. Secondo quanto evidenziato nel report BCG Electric Cars Are Finding Their Next Gear, che analizza principalmente i cambiamenti nel settore, nel 2021 la produzione di veicoli elettrici (Bev), compresi gli ibridi, ha registrato un +12% rispetto al 2020, mentre la quota delle auto a benzina e diesel (Ice) ha perso 9 punti percentuali.

Il trend verso l’elettrificazione delle auto sembra accelerare, a causa di molteplici fattori che partono proprio dalle politiche ambientali europee ed internazionali. Questa circostanza implica, dunque, un cambio di rotta delle case automobilistiche che, per adeguarsi, dovranno orientare la propria produzione verso i veicoli elettrici. Secondo la stima presentata nel report, i Bev rappresenteranno il 20% delle vendite globali di veicoli leggeri nel 2025 e il 59% nel 2035, ma le normative UE in materia spingeranno le vendite in Europa a + 90%, entro il 2035. Anche la diffusione negli Stati Uniti e in Cina progredirà rapidamente.

Per quanto riguarda l’Italia, nel 2035 la quota di mercato prevista per le vendite di nuovi veicoli a zero emissioni sarà superiore all’85% del totale, mentre i mild hybrid e Ice sfioreranno il 10%, seguiti dai full hybrid con meno del 5%.  Per soddisfare l’ingente domanda, che aumenterà progressivamente nei prossimi anni, non è difficile dunque pensare che le case automobilistiche dovranno ripensare i loro modelli di business per aumentare i volumi di produzione e migliorare le prestazioni dei motori elettrici. 

Quali potrebbero essere gli unici ostacoli alla crescita del settore? La scarsità dei metalli necessari per la produzione di batterie elettriche e l’insufficienza di stazioni di ricarica. Guardando la situazione americana, ad esempio, Bcg stima che saranno necessari negli Usa circa 1,1 milioni di siti di ricarica pubblici nel 2025 e 2,3 milioni nel 2030, rispetto ai 100.000 presenti nel 2020. 

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